sabato 8 dicembre 2012

DOPO MASTER CHEF, MASTER TORNADO.

Sembra sempre che parli male di Miss T.
Non è vero che ne parlo male, ne parlo. Racconto. Documento spaccati di vita. Lo faccio per riderci su, mica per critica, ci mancherebbe. Bisogna sempre trovare un pretesto per farsi una risata, questo è uno dei miei pretesti... Sì perché poi, quando arrivo a casa alla sera e la trovo con il muso (ma sotto i baffi le scappa da ridere) per il post pubblicato, mi si alleggerisce la giornata.
In secondo luogo, non c'é nulla di inventato, è tutta verità, compreso ciò che leggerete nelle prossime righe.
A Miss T piace cucinare, quando si mette è veramente brava. Prepara degli ottimi primi, è forte con gli antipasti e se la cava molto bene anche con i dessert.
Ha solo un piccolo difetto: quando cucina, lei usa TUTTO, e quando dico tutto intendo dire proprio tutto. Faccio qualche esempio, per capirci meglio.
Per preparare un piatto di pasta con un po' di sugo sporca tre o quattro forchette, almeno un paio di cucchiai, cinque o sei coltelli e due bicchieri. Oppure è successo di vederla preparare una tortina salata con spinaci e ricotta sporcando: 3 grosse insalatiere, due piccole, 4 cucchiai, 6 forchette, 4 bicchieri, tre teglie, una tazza e un rotolo di carta da cucina.
Poi ovviamente cosa succede dopo?  Nella migliore delle ipotesi c'è il lavandino pieno di stoviglie da pulire, nella peggiore invece bisogna lavare tutto prima di cominciare a mangiare perchè altrimenti con cosa si prepara la tavola?
Lei è cosí, è proprio un tornado, dove passa spazza via tutto e questo ovviamente succede anche in cucina.
Il problema è che dai noi vige la legge dell'aiutarsi vicendevolmente. Chi prepara non pulisce, chi pulisce si fa servire.... Peccato che dopo che ha preparato lei, poi ci voglia mezza giornata per rimettere tutto a posto.
...e quando dico mezza giornata, intendo veramente dire mezza giornata, per me peró...

martedì 4 dicembre 2012

I CINQUE PIACERI DELLA VITA.

È incominciato il mese di dicembre! Io adoro il mese di dicembre! Poi quest'anno è arrivato insieme al gelo quindi meglio ancora. A me poi, questi primi freddi, il periodo natalizio, le luci accese nelle case alla sera e i bambini felici, mi fanno venire in mente i piaceri della vita.
Avete mai pensato a quali sono i vostri top 5 piaceri della vita? Io ogni tanto ci penso, così, per distrarmi un po'.
Guardate che non è semplice fermarsi a 5: uno più ci pensa più gliene vengono in mente. Io per esempio per arrivare alla mia top 5 definitiva ci ho messo del tempo, ci ho dovuto pensare bene, scriverli tutti e poi piano piano cancellare quelli meno importanti e tenere quelli più intensi. Insomma la mia classifica definitiva è questa:
1) Fare il vapore dalla bocca di notte in montagna in pieno inverno. Dai, è bellissimo! Forse una reminiscenza di quando ero piccolo, ma fa molto locomotiva. Ancora oggi, a 32 anni, la cosa mi diverte assai!
2) Fare la doccia bollente quando si torna a casa con il freddo addosso. Anche questo stupendo! Il top poi arriva quando i piedi fanno reazione termica e diventano incandescenti ( lo so che non fa bene alla circolazione ma è pur sempre un piacere per me).
3) Alzarsi di notte per fare la pipì e poi ritornare a letto e sentire il tepore. Diciamocelo, alzarsi di notte è una palla tremenda. Ma tanto è sbattimento questo quando invece è spettacolare quando ci si rimette a letto, si sente il caldo e ci si riaddormenta.
4) Il profumo del caffè al mattino. Entri in cucina e vieni investito da quell'aroma fantastico. Che poi io, il caffè, neanche lo bevo. Ma il profumo è unico...
5) Ridere da non poterne più di ridere. Con la pancia in mano e le lacrime agli occhi. Ridere da non potersi controllare. Io, di personaggi con cui morire dal ridere ( e quando dico morire intendo veramente dire morire), ne ho incontrati pochi, si contano sulle dita di una mano. Ma sono, guarda a caso, quelli che hanno lasciato un segno indelebile che non si potrà mai cancellare.
Ecco quali sono i piaceri della vita di Mr. T.
Ora pubblico e poi ci ripenso ai miei 5 piaceri.
Qualcuno sicuramente mi starà prendendo per scemo... In effetti potrei esserlo veramente. Ma la cosa davvero non mi preoccupa...

mercoledì 28 novembre 2012

MI SCUSI, SIGNORE...

Ho 32 anni, vi sembra per caso che sia vecchio? A me non pare proprio eppure...
Qualche giorno fa ho accompagno Miss T. da H&M. Dovete sapere che Miss T quando va in questo genere di negozi è la persona più detestabile che un uomo possa conoscere: 'tienimi la borsa che devo vedere quel vestito' oppure 'tienimi la borsa e l'attaccapanni del vestito che devo vedere la taglia' oppure 'tienimi la borsa e vai a vedere se questo vestito c'è di una taglia più piccola che mi sta enorme...' Poi Miss T è lenta a scegliere quando si tratta di vestiti. E' veloce in tutto ma da H&M, Zara e compagnia bella è una lumaca. E che caz... Che palle!! Io dopo 5 minuti di vessazioni mi dileguo con una scusa molto diplomatica che funziona sempre: 'mentre tu guardi che c'è qui di bello, io vado a vedere se trovo qualcosa nel reparto uomo'. Lei di solito sbuffa un po' ma mi lascia andare al grido di 'però quando provo ti chiamo così vedi anche tu'... Il che ci starebbe... Se anche in camerino non ci mettesse dai 30 ai 45 minuti a vestito...
Ma la questione di oggi è un altra.
Trullo trullo, assaporando la mia libertà, me ne vado nel reparto uomo e, mentre guardo le scarpe, arriva un presunto 16 17 enne con la cresta e con una cravatta in mano e mi fa: 'Mi scusi, signore, sarebbe così gentile da farmi il nodo? Non so come si fa ma volevo controllare come va di lunghezza'.
Mi scusi?
Signore?
Ma stiamo scherzando?
Ma sembro veramente così vecchio?
Che poi è stato molto educato nel chiedere così gli ho risposto di sì, e gli ho detto di darmi del tu.
Mi metto al collo la cravatta e comincio a fare il nodo. Lui intanto mi osservava come se stesse guardando E.T. che fa 'telefono casa'.
Per culo sono riuscito a farlo della giusta lunghezza al primo colpo...
Oh, non mi viene mai al primo colpo, quella volta lì, tac, al primo tentativo.
Gliela passo e lui tutto riconoscente: 'wow, che esperienza, che figo, se la compro non lo sciolgo più. Le è proprio venuto perfetto, io sarei stato ancora lì che ci provavo. È stato veramente molto gentile. La ringrazio molto'.
A quel punto non ero più in vena di vedere vestiti, mi sentivo vecchio, così sono tornato da Miss T a fare da appendino umano... Lei, almeno, mi fa sentire giovane... 'Tesoro, senza barba c'hai proprio la faccia bella liscia come il culo di un bebè, ora da bravo, chiama una commessa, voglio chiederle se questa camicia c'è solo di questo colore...'

lunedì 26 novembre 2012

RIDIAMOCI SU, I PUNTI VANNO E VENGONO

Allora insisti! Io lo so già che sei un figo (vedi link)... Uno di quelli che non ha paura di niente, tu che quando indossi la divisa sei il migliore, sul cuore hai tatuato anche la stella dello sceriffo, perché tu, la legge, c'è l'hai nel più profondo della tua anima. Bravo! Tu rendi questa città un posto migliore.
E lo dimostri coi piccoli gesti quotidiani: l'altra sera ti son passato davanti (a 50 km/h) ed eri lì al buio, bello nascosto in modo che nessuno potesse accorgersi della tua presenza. D'altronde tu lo fai per l'ordine pubblico e io, come posso non essertene riconoscente? Grazie vigile urbano! Grazie, perché ancora una volta hai colpito! Ogni mese una bella sorpresa nella buca delle lettere.
Però questa volta voglio che tu sappia una cosa molto importante. Non hai colpito me, hai colpito miss T. C'era lei alla guida, non io. Per dirla come lo direbbero a Roma 'mo soccazzi tua'.
Lei, con quelli come te, è perfida e vendicativa. Io ti avevo predetto (e augurato) di fartela sotto in grande quantità, fino alla disidratazione totale. Tu non hai voluto darmi retta e hai fatto di testa tua. Ora te la devi vedere con lei! Sappi che non puoi che aspettarti qualcosa di MOLTO peggio!!
Tra l'altro devi sapere anche un'altra cosa: la sua multa è più alta della mia, non perchè andasse più veloce, perchè l'ha presa dopo le 10 di sera.
Tu non sai cosa ti aspetta... io, che conosco la mia dolce metà,  invece lo so, ma questa volta non ti dico più niente: sarà una sorpresa e questa volta fidati che non ti andrà 'bene' come quell'altra!!
Ora ti saluto con una risatina perfida... vado a pagare la multa e a farmi togliere i punti dalla patente: ma ricordati che prima o poi tutto torna e i punti che toglierai a me magari un giorno andranno a finire a te (di sutura però...)

martedì 20 novembre 2012

QUANDO LA FAME CHIAMA.

Ore 19:30, sono in treno, a quest'ora di solito lo stomaco comincia a brontolare dalla fame. E pensare che oggi ho anche fatto merenda a metà pomeriggio. Eppure ho una fame che mi mangerei un pulcioso poggia braccio del regionale. Io sono così, ho sempre fame e faccio fatica a controllare la cosa. Arrivo al punto di rottura, mi cominciano a tremare le gambe e a girarmi la testa e mi sento come svenire.
Diciamo che poi oggi le 3 accanto a me in treno non aiutano...
Nonna: lo vulissimo decide stommenù di nadale? C'amma ffare per o vendiguattr sera? Chillo u pesciaiuolo vulisse sapè innanzz si ave mm' a accatta 'o capitoun. Chill tiene abbisogno d'a pronotazioun.
Mamma: meeeee o pesciaiuolo, chill scass e pall già un mese innanzz, apposto stiamo, penza a nadale!!
Figlia: che ppoi ammè stu capitoun ma pure venuto annoia. Si potrebbe pure fa na cosa nuova, che ne sacc...? A polend e u shpiezzatin?
Nonna: San Gennaro chill a picciridda vulisse fa o piatt e pulend, chill a picciridda guardass troppa tivù... A Clerici l'a ffatt uscire e capa! O piatt del nord? Uaglió o sapess eventualmente che a tuo zio Carmine ci shta tutt'a cca!! Chill po vomita, i piatti raffinati non li digerisce!!
Mamma: ma se non è a polent e non è o capitoun, allora che cazz' è ca sa magnamm?
Figlia: era cossì pepprovare quarcosa è nuovo, se po' pure provà o sushi!
Nonna: o pesce crudo to magnassi tutto tu chammè me fece shchifo proprio.
Mamma: insomma niente menù del ventiquattr? Ma almeno se potess sapè che magnamm staser?
Nonna: si mo che arrivamm a Milano i ristoranti so già tutti chiusi... L'unica è telefonà a zia Carmela. Chilla in frigo sempre qualcosa tiene, vuoi mai che viene la guerra.

mercoledì 14 novembre 2012

TUTTI HANNO GLI STESSI PROBLEMI MA OGNUNO HA I PROPRI.

Stasera sono uscito dall'ufficio e mi sentivo il fardello dei problemi quotidiani addosso. Sentivo di non poter dare di più, sentivo rabbia per certi atteggiamenti di questo o di quel l'altro collega, sentivo frustrazione per non riuscire a fare bene come vorrei, insomma ero un mix di sensazioni tristi e malinconiche. Poi sono arrivato in stazione a prendere il treno e di colpo la guarigione... O meglio, mi si è alleviato l'animo.
La gente ha sempre gli stessi problemi che si ripetono, sempre ed inesorabilmente gli stessi discorsi, uguali ai miei peraltro. 'No ma senti quello stronzo di Rossi cosa ha fatto: ha detto a Neri che avrebbe mandato via la pratica entro un paio di giorni e poi l'ha scavalcato mandando a Costa un'aggiornamento senza che Neri sapesse neanche che loro due si fossero incontrati. Inconcepibile, mi sta antipatico da morire, se l'avesse fatto a me l'avrei appeso al muro'. Oppure: 'ma chi l'avrà mai autorizzata quella gallina oca che non è altro a mandare il report direttamente al mio capo. Doveva mettere in copia anche me e poi, al massimo, sarei stata io ad informare il mio responsabile. Comunque me la paga sta disgraziata, stai tranquilla che me la paga, tanto non ho fretta'.
Io peró sono fortunato perche ho la mia lancia di salvataggio: casatornado!! Tra poco arriverò a casa e la mia amata dolce metà mi preparerà una cenetta e mi coccolerà sul divano... Siiiiiiicuuuuroooo!!!
Dopo una veloce cena ci sarà da sparecchiare, da pulire le cassette dei gatti, da passare velocemente l'aspirapolvere, portare giù l'immondizia, far partire la lavatrice, stendere quello che è già lavato, non so, magari mi farà spostare anche qualche mobile, fortuna che ne abbiamo ancora pochi in casa.
Tranquilla tesoro mio, tanto non avrei nessunissima voglia di mettermi un po' sul divano coi gatti a guardare la tv.... Tanto anche lì, loro la guarderebbero e io guarderei loro...

mercoledì 31 ottobre 2012

COME DICO SBAGLIO (NON PARLO SE NON IN PRESENZA DEL MIO AVVOCATO)

Si sa, quando si parla di matrimonio, la maggior parte delle donne torna un po' bambina, sogna. Che poi, se vogliamo, la cosa è anche comprensibile da una parte no?
Chi non ha mai pensato ad essere felice e farsi una famiglia scagli la prima pietra...
Miss T poi, non parliamone neanche, lei quando sente la parola matrimonio, impazzisce, la adora.... ed è proprio da qui che parte la storia di oggi.
Grande annuncio nella famiglia di Miss T: a dicembre si sposa uno dei suoi cugini.
La mia prima reazione davanti agli sposi è stata qualcosa tipo: "Aleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee, sono molto felice per voi!"
La prima reazione di Miss T un po' (ma proprio poco) diversa: "Come dicembre?" - "Questo dicembre?" - "Cioè dicembre duemiladodici?" - "Occazzo, non ho il vestito, devo prenotare il parrucchiere, dove lo cerco il vestito? di che colore poi? le scarpe, mi mancano anche le scarpe. Avete già fatto le partecipazioni? sono in coordinato con il libretto della chiesa? e il libretto della chiesa è in coordinato con i segnaposto? e i segnaposto sono in coordinato con i conetti per lanciare il riso fuori dalla chiesa? Poi i fiori in chiesa sono in tinta con la pochette dello sposo? e lo sposo è in tinta con la sposa?". " Poi bisogna pensare anche al tableau (che ancora oggi non ho capito cosa sia), ai fiocchi per le macchine, e ad un milione di altre cose".
" Ora mi devo organizzare, manca poco e le cose da fare sono troppe" - "Mr T domani tu vieni con me in giro per negozi".
Io, che in queste situazioni se non do risposta positiva rischio la vita, rispondo con un 'ok' un po' sottotono.
Giorno dopo, INFERNO...
Lei: "Come mi sta questo vestito?"
Io: "Molto bene!"
Lei: "Fa cagare, come fai a dire che mi sta bene? Mi sbatte... e poi è troppo lungo!"
Io: "Vabbè a me non dispiaceva"
Lei: "Questo invece? Come lo trovi?"
Io: "Caaaarinooooo"
Lei: "Troppo corto,  poi di sto colore, sembro un uovo di pasqua"
Io: "Non mi sembra... ma se lo dici tu"
Lei: "Questo?"
Io: "Non male"
Lei: "Lasciamo perdere..."
Io: "Mi hai tolto le parole di bocca"
Lei: "Allora me lo dovevi dire prima, devi dirmi quello che pensi veramente!!"
Arrivato a questo punto ero già in crisi di identità, se mi avessero chiesto la mia data di nascita non avrei saputo rispondere.
Lei:" Quest'altro?"
Io: " Dai dillo prima tu cosa ne pensi...."
Lei: "No dai dimmi"
La mia reazione sta nella foto che vedete di seguito: quello ero io, chiaramente in stato confusionale della serie 'come dico sbaglio quindi meglio se me ne sto zitto e buono nell'angolino'.
Per vostra informazione, il vestito, Miss T, non l'ha ancora comprato. Dice che deve cercare ancora in giro, e  vuole pure che l'accompagni. Se sopravviverò, saprete come è andata a finire... pensatemi!